Messaggio di Pentecoste 2021 alle confraternite

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Carissimi Confratelli e Consorelle,

La Pentecoste è la festa dello Spirito, il dono per eccellenza del Risorto, che viene effuso con abbondanza sulla comunità dei primi credenti e ci viene donato perché siamo sostenuti nell’impegnativo compito di liberare il mondo dalle malattie e da ogni forma di male, per farci prendere coscienza di essere figli di Dio e fratelli e sorelle in Cristo.

Lo Spirito Santo costituisce l’anima, la linfa vitale della Chiesa e di ogni singolo cristiano: è l’Amore di Dio che fa del nostro cuore la sua dimora ed entra in comunione con noi. Lo Spirito Santo sta sempre con noi, sempre è in noi, nel nostro cuore.  Il mistero profondo dello Spirito è quello di essere «dono».

Lo Spirito santo è il dono della vita piena; il dono dell’amore che noi non saremmo capaci di vivere; il dono della gioia che spegneremmo ogni giorno; il dono che ci permette di respirare in comunione con i fratelli e le sorelle, confessando con loro una sola fede e una sola speranza; il dono che ci fa parlare a nome di tutte le creature come voce che loda e confessa il Creatore e Signore

La vita cristiana, per svilupparsi e giungere a maturazione, esige una assistenza speciale dello Spirito santo e dei suoi doni.

S. Agostino afferma che «lo Spirito santo è il dono di Dio a tutti coloro che per mezzo suo amano Dio».

Lo Spirito stesso è il dono di Dio” per eccellenza (cfr Gv 4,10), è un regalo di Dio, e a sua volta comunica a chi lo accoglie diversi doni spirituali.

La Chiesa ne individua sette, numero che simbolicamente dice pienezza, completezza; I doni dello Spirito Santo sono: sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà e timore di Dio.

Attribuiti in prima istanza al Messia (cf. Is 11,1-2)2, nel quale si realizzano in pienezza, questi doni perfezionano le virtù del battezzato, rendendolo docile e obbediente a seguire le mozioni dello Spirito.

Il dono della sapienza, ci permette di gustare la presenza di Dio e ci introduce alla contemplazione dell’amore di Dio per noi.

Il dono dell’intelletto, ci fa penetrare nell’intimo del progetto di salvezza di  Dio  con gli occhi della fede e ci introduce  all'esperienza intuitiva di Dio.

Il dono del consiglio ci aiuta a conoscere il giudizio di Dio nelle vicende umane alla luce della sua Parola ed è un sostegno forte nella pratica del discernimento.

Il dono di scienza ci fa valutare la realtà a partire dall’incontro con Cristo e ci fa interpretare i segni dei tempi e cogliere i semi del Verbo presenti nella realtà.

Il dono della fortezza: ci rende fedeli e perseveranti nella fede e ci aiuta ad andare contro corrente rispetto alle mode passeggere e alla mentalità mondana e a essere testimoni coraggiosi del Vangelo.

Il dono della pietà: suscita in noi il bisogno ad affidarsi al Padre ricco di misericordia, suscita in noi la preghiera di ringraziamento e di lode e ci rende disponibili alle necessità del prossimo.

Il dono del santo timore di Dio non è paura di Dio, ma gratitudine per essere sotto lo sguardo di Dio, è coscienza di essere avvolti dall'abbraccio di Dio.

Nella misura in cui accogliamo i doni dello Spirito siamo chiamati a realizzare nelle nostra vita quello che san Paolo nella lettera ai galati chiama “il frutto dello Spirito”(Gal. 5,22).    Le varie sfaccettature dell’unico frutto dello Spirito sono: l’amore di Dio e del prossimo infuso dallo Spirito Santo anima e fondamento di tutte le virtù;  la gioia piena  capace di superare tutte le tribolazioni; la pace frutto della giustizia; la pazienza da cui deriva la perseveranza; la benevolenza che ci  fa diventare più affettuosi,  gentili, capaci di incoraggiare, consolare; la bontà che ci fa essere magnanimi  e misericordiosi verso il prossimo; la fedeltà  che ci rende persone affidabili per Dio e per gli altri; la mitezza che ci fa agire con amore e umiltà in qualsiasi situazione e ci fa resistere contro il male; il dominio di se stessi che non ci rende schiavi dei desideri della carne e ci fa vivere la libertà dei figli di Dio.

In questo periodo di pandemia dobbiamo lasciarci guidare dallo Spirito Santo, che ci fa vincere ogni paura e ci rende capaci di fare della nostra vita un dono d’amore che supera persino lo sgomento della morte.

Monreale, Pentecoste 2021

 + Michele PENNISI

 

Arcivescovo di Monreale Assistente della Confederazione delle Confraternite delle Diocesi d’Italia


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