San Giuseppe, sposo di Maria e Patrono della Chiesa universale, è assai venerato dalle nostre Confraternite: circa 150 sono variamente intitolate a lui. Il Santo Padre ha inteso dunque valorizzare ancor più questa fondamentale figura nella storia della salvezza dedicandogli un anno speciale nonché, per meglio esaltarne il culto, una serie di indulgenze per coloro che devotamente lo pregheranno. Fu il Beato papa Pio IX a volere San Giuseppe quale Patrono della Chiesa e papa Francesco ha voluto ricordarlo in occasione del 150° anniversario della proclamazione, che durerà fino all’8 dicembre 2021. Per maggiori dettagli vi rimandiamo al comunicato ufficiale (clicca qui). Invece, per quanto riguarda lo specifico delle indulgenze vi rimandiamo al decreto della Penitenzieria Apostolica che le descrive esattamente (clicca qui). Intanto ne anticipiamo qui un passo fondamentale:
Per riaffermare l’universalità del patrocinio di San Giuseppe sulla Chiesa, […] la Penitenzieria Apostolica concede l’Indulgenza plenaria ai fedeli che reciteranno qualsivoglia orazione legittimamente approvata o atto di pietà in onore di San Giuseppe, per esempio “A te, o Beato Giuseppe”, specialmente nelle ricorrenze del 19 marzo e del 1° maggio, nella Festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe, nella Domenica di San Giuseppe (secondo la tradizione bizantina), il 19 di ogni mese e ogni mercoledì, giorno dedicato alla memoria del Santo secondo la tradizione latina.
Nell’attuale contesto di emergenza sanitaria, il dono dell’Indulgenza plenaria è particolarmente esteso agli anziani, ai malati, agli agonizzanti e a tutti quelli che per legittimi motivi siano impossibilitati ad uscire di casa, i quali con l’animo distaccato da qualsiasi peccato e con l’intenzione di adempiere, non appena possibile, le tre solite condizioni, nella propria casa o là dove l’impedimento li trattiene, reciteranno un atto di pietà in onore di San Giuseppe, conforto dei malati e Patrono della buona morte, offrendo con fiducia a Dio i dolori e i disagi della propria vita.