Carissimi confratelli e consorelle, Celebriamo oggi la festa dell’Immacolata Concezione di Maria SS., che perché destinata a essere la Madre del Salvatore, è stata concepita senza quella tara ereditaria che è il peccato originale. La festa dell'Immacolata Concezione esprime la grandezza della bontà di Dio che precede ogni merito e del suo amore, che non solo perdona il peccato, ma in Maria giunge fino a prevenire la colpa originaria. Maria è il segno e la garanzia di questo. L’evangelista San Luca nell'esperienza dell'incontro di Dio con Maria vede attuarsi in modo imprevedibilmente pieno, tutta l'attesa di Israele, vede realizzarsi la gratuità dell'Amore di Dio per l'umanità. Nel vangelo dell’annunciazione la prima parola dell'angelo a Maria vergine, prima ancora di ogni risposta, non è un semplice saluto, ma: gioisci, rallegrati. La prima parola di Maria all’angelo non è un sì, ma una domanda piena di turbamento che pone un’obiezione: “Come avverrà questo, poiché non conosco uomo ? “ L’angelo le annuncia che è investita da un evento di grazia. "Lo Spirito Santo verrà su di te e la potenza dell'altissimo ti coprirà della tua ombra". La seconda parola di Maria è un assenso totale alla volontà di Dio: "Ecco la serva del Signore; Avvenga per me secondo la tua Parola". Maria ha piena fiducia nella parola di Dio al quale "nulla e' impossibile". Essa è interamente al servizio di Dio, per compiere la sua volontà. Piena di grazia la chiama l'angelo, Immacolata la dice il popolo cristiano. Ed è la stessa cosa. Non è piena di grazia perché ha detto "sì" a Dio, ma perché Dio ha detto "sì" a lei prima ancora della sua risposta, ricolmandola di ogni dono. Maria è la prima donna, nella storia umana, che è stata liberata pienamente dalla paura, perché ha saputo dialogare con Dio. Adamo ed Eva, invece, hanno ceduto alla paura e, all’avvicinarsi di Dio, si sono nascosti. Maria è una donna libera per amare; libera per servire la causa del Regno; libera per «liberare», associata all’azione di Cristo «liberatore». Con lei la prima redenta, la piena di grazia, la primizia dell'amore e della benevolenza di Dio ha inizio una storia di grazia, di salvezza, di liberazione. Per questo non ci stanchiamo di guardare a lei, di invocarla, di imitarla nelle sue virtù e nella sua sequela quotidiana, gioiosa e sofferta, di Cristo e del suo Vangelo, nell'adesione totale e fiduciosa a una Parola in grado di cambiare la storia e i cuori di quanti lo accolgono e la lasciano fiorire in tutta la sua bellezza e bontà. Nel cammino della nostra vita, pieno di gioie e sofferenze, è presente Maria, madre di misericordia, segno di consolazione, di ” speranza fontana vivace” come la proclama il sommo poeta Dante Alighieri. San Paolo ci impegna a una riflessione sul senso della nostra vita e sul cammino che siamo chiamati a fare per riscoprire la nostra identità di cristiani che consiste nel fatto che noi siamo figli di Dio, redenti per la fede con il Battesimo chiamati a essere “santi e immacolati nella carità”. Rivolgiamo la nostra preghiera al Padre ricco di misericordia per intercessione di Maria Immacolata perché ci soccorra nella lotta contro il peccato e ogni forma di corruzione e di male, ci doni la purezza del cuore e la forza di testimoniare la tenerezza materna di Maria verso ogni uomo e ogni donna, feriti e angosciati dalla durezza della vita. Preghiamo perché ogni confratello seguendo l’esempio di Maria Immacolata, tutta bella perché senza peccato, se impegni a camminare sulla via della santità. + Michele Pennisi Arcivescovo di Monreale