Cari Confratelli e Consorelle, la Quaresima, tempo forte che prepara a celebrare il Mistero della morte e risurrezione di Gesù, è il cardine della vita cristiana personale e comunitaria e, a partire dall’esperienza dell'amore misericordioso del Padre, ci sprona alla conversione sincera, alla preghiera assidua, al digiuno gioioso, alla carità operosa. E' un tempo in cui siamo invitati a ravvivare la memoria del battesimo, riaffermando che Gesù è il Signore della nostra vita e ci spinge a riconfermare il fermo proposito di corrispondere al suo amore gratuito. Vi suggerisco di meditare i brani evangelici delle cinque domeniche di Quaresima che ci aiutano a entrare nel clima della Quaresima e a prepararci alla Pasqua. La triplice tentazione di Gesù (Mat,4,1-11)ci aiuti a intraprendere con la forza della Parola di Dio il cammino quaresimale, chiedendo a Cristo vittorioso sul demonio di sostenerci nel momento della tentazione e non cedere al fascino del peccato. La bellezza di Gesù trasfigurato (Mt 17,1-9) ci dia la forza di camminare alla luce del Vangelo e ad aprirci all’ascolto della Parola del Signore, per accogliere nella nostra vita il mistero salvifico della croce che c'introduce nella gloria sfolgorante del Regno di Dio. L’incontro di Gesù con la donna samaritana(Gv 4,5-42) ridesti in noi il desiderio dell'acqua viva della grazia che scaturisce da Cristo per professare con forza la nostra fede e annunziare con gioia le meraviglie dell'amore di Dio. La guarigione del cieco nato (Gv 9,1-41) ci liberi dalle tenebre dell’incredulità, affinché lo Spirito apra i nostri occhi alla piena conoscenza di Gesù Cristo, vera luce del mondo, unica nostra salvezza. La risurrezione dell’amico Lazzaro da parte di Gesù (Gv 11,1-45) che si rivela come " la Risurrezione e la Vita", ci aiuti a piangere con chi piange per la morte dei propri cari, a pregare per coloro che sono morti a causa del peccato; ci aiuti, soprattutto, a risorgere dalle nostre morti, il quieto vivere che c'impedisce di impegnarci nella ricerca del bene comune, la mancanza di coraggio nella lotta per la giustizia, l'assuefazione alla corruzione, in fiduciosa attesa dello Spirito datore della vita nuova. Il Messaggio del Santo Padre Francesco per la Quaresima di quest’anno prende spunto dalla frase di san Paolo:” Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio” (2Cor 5,20). La salvezza operata da Cristo si può leggere come una grande opera di riconciliazione il cui il protagonista è Dio stesso che si serve dei suoi ministri per rendere attuale ed efficace questo dono divino. La nostra conversione scaturisce dall'ascolto e dall'accoglienza della Buona Notizia della morte e risurrezione di Gesù, mistero di amore, grazie al quale ci è stata donata la misericordia di Dio, Da un cuore che ascolta sgorga la preghiera che prima di essere un dovere, esprime l’esigenza di corrispondere all'amore di Dio, che sempre ci precede e ci sostiene. La pratica del digiuno che ci aiuta a superare la tentazione di divorare tutto per saziare la nostra ingordigia nelle sue molteplici manifestazioni. Oltre che al digiuno dal cibo, infatti, vi sono tante altre forme di privazioni: dal fumo o dall'alcol, da un uso eccessivo di internet e dei mezzi di comunicazione sociale, come pure dalla mormorazione. La nostra carità ci permetterà di sentire compassione per le piaghe di Cristo crocifisso, presente in coloro che soffrono nel corpo e nello spirito e ci aprirà alla condivisione dei nostri beni con i più bisognosi attraverso l’elemosina, come forma di partecipazione personale all'edificazione di un mondo più giusto,più solidale e più fraterno. Nell'augurarvi un buon cammino quaresimale, invoco l’intercessione di Maria Santissima affinché, accogliendo l’appello a lasciarvi riconciliare con Dio e a riconciliarvi con gli altri in spirito di fraternità, possiate fissare lo sguardo su Cristo crocifisso e risorto e per diventare sale della terra e luce del mondo (cfr Mt 5,13-14). Monreale, 26 febbraio 2020 + Michele Pennisi , Arcivescovo di Monreale Assistente Ecclesiastico Nazionale della Confederazione delle Diocesi d’Italia