Buongiorno a tutti,
in questo iniziale saluto sento di dovere esprimere un sincero e grato ringraziamento a tutti coloro che hanno voluto manifestarmi la loro fiducia, impegnandomi in questo cammino di Presidente Nazionale della nostra Confederazione: voi confratelli, che vi siete espressi con il voto, e la Conferenza Episcopale Italiana che ha scelto la definitiva designazione.
Molti di voi mi conoscono per la mia convinta partecipazione alla vita della Confederazione, dal Nord al Sud dell'Italia, ma ritengo utile presentarmi.
Ho lavorato nel mondo della formazione e nel 1994 ho conseguito la laurea in Pedagogia, che mi ha sostenuto e aperto alle relazioni umane, con una marcia in più. Con l'aiuto di Dio Padre ho combattuto un brutto male alle corde vocali e la mia dizione ne porta le conseguenze. Ciò non mi impedisce di comunicare e di esprimere sempre e comunque il mio pensiero nella vita di relazione. Le tre "passioni" della mia vita sono state e sono le Confraternite e la Fotografia, che mi consentono di vivere la mia fede e di documentarne la condivisione con i confratelli e l’attenzione all’ambiente naturale.
Le linee programmatiche del mio mandato le preciserò analiticamente, ma posso già dirvi che sono riconducibili alle incisive espressioni del nostro Assistente Spirituale mons. Pennisi, nella sua lettera del 30 gennaio 2022, che ci ricorda come all'interno delle Confraternite debba essere promosso "uno spirito ecclesiale, uno spirito fraterno, uno spirito sinodale per camminare insieme verso la stessa meta, cioè il Regno di Dio”. In questa direzione facciamo nostro il suo invito, ad essere in seno alla Chiesa con lo spirito: “mai senza l’altro, mai al di sopra dell’altro, mai all’insaputa dell’altro”. Mi piace confermare alcuni punti della lettera dell’Assistente Spirituale, che sono linee fondamentali per camminare insieme. È importante per tutti essere concordi e perseveranti nell’ascolto della Parola di Dio che salva, nell’esperienza della presenza di Dio che ci chiama alla santità, nella comunione fraterna che ci porta a condividere i talenti che abbiamo ricevuto per l’utilità comune, a portare i pesi gli uni degli altri, a gareggiare nello stimarci a vicenda”.
La Madonna e il Signore Gesù e il Beato nostro Patrono Pier Giorgio Frassati mi guidino e siano vicini a tutti noi.
Con affetto fraterno vi saluto e uniti nella preghiera
Il Presidente
Rino Bisignano