Bagheria: Celebrazione annuale dello sposalizio di San Giuseppe e Maria

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23/1/2021

Arcidiocedi di Palermo

Oggi, 23 gennaio alle ore 18.00, Celebrazioni nella ricorrenza annuale dello Sposalizio di S. Giuseppe e Maria Santissima presso al chiesa Madre di Bagheria. A conclusione della celebrazione sarà accesa la lampada votiva sull'Altare del Patrono San Giuseppe in occasione dell'Anno dedicato al Santo. Saranno distribuiti ai presenti i sacchettini con confetti.

Anno di San Giuseppe

Indetto da Papa Francesco per celebrare il 150° anniversario della proclamazione di San Giuseppe a patrono della Chiesa universale “CON CUORE DI PADRE”.

L'8 Dicembre scorso, Papa Francesco ha indetto l'anno santo in onore di S. Giuseppe, nel ricordo dei 150 anni del Decreto “Quemadmodum Deus”, con il quale il Beato Papa Pio IX, mosso dalle gravi e luttuose circostanze in cui versava una Chiesa di quel tempo ed insidiata dall’ostilità degli uomini, dichiarò San Giuseppe Patrono della Chiesa Cattolica.

Al fine di perpetuare l’affidamento di tutta la Chiesa al potentissimo patrocinio del Custode di Gesù, Papa Francesco ha stabilito che, dall’ 8 dicembre 2020, anniversario del Decreto di proclamazione nonché giorno sacro alla Beata Vergine Immacolata e Sposa del castissimo Giuseppe, fino all’8 dicembre 2021, sia celebrato uno speciale anno santo in onore di San Giuseppe, nel quale ogni fedele sul suo esempio, possa rafforzare quotidianamente la propria vita di fede nel pieno compimento della volontà di Dio.

Tutti i fedeli avranno così la possibilità di impegnarsi, con preghiere e buone opere, per ottenere con l'aiuto di San Giuseppe, aiuto, conforto e sollievo dalle gravi tribolazioni umane e sociali che oggi attanagliano il mondo contemporaneo.

La devozione al Custode del Redentore si è sviluppata ampiamente nel corso della storia della Chiesa, che non solo gli attribuisce un culto tra i più alti dopo quello per la Madre di Dio sua Sposa, ma gli ha anche conferito molteplici patrocini. Ecco che in quest’ anno santo viene concessa l’indulgenza plenaria in particolare ogni mercoledì di ogni settimana, ogni 19 del mese, il 19 marzo per la solennità del Santo, il 1° maggio per la festa di S. Giuseppe lavoratore e per la festa della Sacra Famiglia. Le modalità per ricevere l’indulgenza e come onorare Il Santo in questo anno speciale sono da consultare presso il sito della Penitenzieria Apostolica della Santa Sede.

Ma con un’altra particolare circostanza sabato 23 gennaio, la Chiesa farà memoria dello Sposalizio di Maria Santissima con S. Giuseppe. Questo momento risale al XV secolo, come espressione della fede del popolo di Dio, che ha visto in questo matrimonio un evento fondamentale nella storia della salvezza. La festa della santa Famiglia si affianca a quest'ultima; qui è la celebrazione delle nozze, l'altra, consecutiva, quella della famiglia. Due aspetti interdipendenti, ma distinti e complementari, sia nella vita degli uomini, sia nel progetto di salvezza della Trinità. Uno mette in risalto l'amore sponsale, l'altro il nucleo familiare. La Sacra Famiglia è il prototipo della famiglia cristiana per cui è fondata l'unione indissolubile tra un uomo e una donna e l'uomo non può pensare di realizzare progetti alternativi a quelli voluti da Dio.

Ecco che con una bella e significativa tradizione, anche nella Chiesa madre di Bagheria, intorno le ore 18:00, con una solenne celebrazione eucaristica, presieduta dall’ Arciprete, il Rev. Don Giovanni La Mendola, celebrerà la S. Messa votiva del matrimonio della Beata Vergine Maria con San Giuseppe, di cui si contemplerà nuovamente il grande mistero dell’amore incommensurabile ed incessante di Dio per noi. A conclusione della solenne celebrazione, con cui avranno partecipato anche le coppie che quest'anno ricordano l'anniversario del loro matrimonio, l'arciprete benedirà i sacchettini di confetti che saranno distribuiti a tutti i presenti in Chiesa ma, in questa occasione, si espleterà anche il gesto solenne dell’accensione della lampada votiva che arderà per tutto l'anno davanti l'altare di San Giuseppe, in occasione dell'anno santo indetto da Papa Francesco.

Questo momento sarà accompagnato dal suono e dal tripudio dei "TAMMURINARA DI BAARIA".

Mi piace ricordare che nel corso dei secoli i Papi hanno considerato la paternità di san Giuseppe come un servizio verso il Signore, per cui deve “crescere in tutti la devozione al Patrono della Chiesa universale”, finalizzata all'accrescimento dell’amore al Redentore, che egli esemplarmente servì. Proprio questo “servì” è il profilo della figura di san Giuseppe, sempre presentato nei Vangeli come attento e fedele esecutore degli ordini di Dio. San Tommaso traccia questo profilo con due parole: “ministro e custode”. Si comprende allora perché all'invocazione del patrocinio, la Chiesa debba associare coerentemente la necessità di imitare il suo patrono, “un esempio che si propone all'intera comunità cristiana”.

Noi Bagheresi dobbiamo essere orgogliosi di avere come patrono il Patriarca S. Giuseppe.

La città di Bagheria e l'orbe cattolico oggi più che mai ha bisogno di S. Giuseppe perché siamo attraversati quotidianamente di gravi turbolenze che scuotono l’umanità per tanti motivi e in particolare per l'attuale emergenza pandemica che ne compromettono lo sviluppo e la crescita, dimostrando che ancora oggi abbiamo numerosi motivi per pregare e chiedere l’intercessione a San Giuseppe.


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