3/3/2020I tredici martedì che precedono la Festa liturgica di sant'Antonio di Padova (13 giugno) vengono detti Tredici Martedì Maggiori, poiché in molte parti del Mondo i devoti antoniani li celebrano con meditazioni e preghiere, in particolare la Preghiera della Tredicina, per prepararsi alla festa grande. Essa è una devozione legata al giorno dei funerali del Santo avvenuti appunto nel lontano martedì 17 giugno 1231. Nello stesso giorno cominciò, intorno alla sua tomba, a sfolgorare larga e potente la luce del miracolo. Sembrava quasi fossero ritornati i tempi in cui Gesù passava attraverso le folle della Palestina consolando ogni miseria e risanando ogni infermità. Fin d’allora la fede e l’entusiasmo dei padovani fissarono saldamente la loro attenzione su questo giorno della settimana tanto da considerarlo come il giorno sacro, per eccellenza, al culto del Santo Taumaturgo. Con la diffusione del fenomeno antoniano in tutto il mondo non poteva non diffondersi anche questa particolare devozione al giorno del Santo che si componeva di qualche particolare esercizio di pietà nelle Chiese che pian piano sorgevano in suo onore. Anche nella nostra Rettoria dedicata a San Pasquale Baylon da martedì 17 marzo, avranno inizio i tredici martedì maggiori in onore di Sant'Antonio. Si tratta appunto di tredici martedì consecutivi che ci prepareranno alla solenne Tredicina e alla prossima festa del Santo fissata ogni anno come da calendario per il 13 giugno. Questa pratica, che con l’andare del tempo cadde in disuso, fu ripresa nella seconda metà del ‘500 da padre Bernardino Forti di Arezzo dei frati minori conventuali mentre agli inizi del ‘600 è il Santo stesso che la richiamava in vigore con un solenne prodigio avvenuto a una donna bolognese che ricorrendo a Sant'Antonio, per una grazia particolare, ebbe, di notte la visione del Santo: “Visita per nove martedì la mia immagine nella Chiesa di San Francesco, e sarai esaudita”. Affidatasi pienamente a queste parole e compiuto ciò che l’era stato, detto in sogno, la donna fu così esaudita. La fama di questo miracolo si sparse rapidamente e con essa la devozione ai nove martedì che la pietà popolare portò fino a tredici, in memoria del 13 giugno consacrato alla morte del Santo. E’ tutto pronto quindi nella nostra Chiesa foggiana per dare inizio, come ogni anno, a questi tredici particolari momenti forti di preghiera che s’innalzano al Santo Taumaturgo e che ci proietteranno alla ormai imminente solennità di giugno. Vogliamo fare nostro il motto coniato da papa Pio XI «Per Antonium a Jesum» affinché, appunto, per mezzo di Antonio possiamo essere condotti a Gesù, a una vita più buona, più cristiana. Siamo certi che, in questi tredici martedì, sarà proprio lui a presentare dinanzi al Trono dell’ Altissimo le nostre necessità e a pregare per noi e per tutti coloro che seguendo i suoi passi lo sentono come un amico dal cuore grande che porta al Signore le nostre suppliche, le lacrime e la riconoscenza. Sia questa un’occasione per tutti i fedeli e i devoti del Santo di riscoprire ancora una volta quella straordinaria bellezza che emana, a distanza di secoli, Fra Antonio, per tutto ciò che il Signore ha operato e continua instancabilmente a realizzare ai giorni nostri tanto da sentirlo ancora vivo, vicino, vero “patrono dei poveri e sofferenti”.