La Confraternita vastese ai tempi del Covid-19

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19/5/2020

La Confraternita della Sacra Spina e Gonfalone di Vasto si è costituita per quanto previsto dal canone 298 del Codice di Diritto Canonico, e ribadito nell’articolo 2 del nostro statuto costituivo, per svolgere, attraverso l’azione comune per una vita più perfetta, “la promozione del culto pubblico, della dottrina cristiana, di altre opere di apostolato, iniziative di evangelizzazione, di opere di pietà carità, animazione dell’ordine temporale mediante lo spirito cristiano”. Da anni, nei periodi forti dell’anno come l’Avvento o la Quaresima o per altre emergenze, la Confraternita organizza la raccolta di generi alimentari e di offerte da destinare alle necessità delle famiglie in difficoltà individuate attraverso la selezione operata dal nostro assistente spirituale, don Domenico Spagnoli, parroco della chiesa di Santa Maria Maggiore in Vasto dove si concentrano le nostre attività. In questo tempo sospeso, nel quale tutti siamo chiamati a difenderci nella fase dell’emergenza da Covid-19, le azioni di carità della Confraternita si sono raddoppiate sia rinforzando gli interventi in favore delle famiglie, con dei buoni spesa da spendere presso dei supermercati convenzionati – sempre nel rispetto dell’anonimato dei beneficiari – e sia con l’acquisto di presidi sanitari da destinare all’ospedale “San Pio da Pietrelcina” di Vasto. 

Abbiamo voluto dare un segno concreto della nostra vicinanza agli operatori sanitari – spiega il priore Massimo Stivaletta – perché volevamo che arrivasse, anche in quel luogo della sofferenza, il messaggio che non solo soli nella battaglia per sconfiggere la pandemia da coronavirus. Come ha tenuto a sottolineare Papa Francesco – conclude il priore – i medici e gli infermieri, assieme ai sacerdoti, in questa pandemia sono i santi della porta accanto”.
 
In particolare la Confraternita ha donato all’ospedale cittadino una fornitura di 100 mascherine Kn95 e 100 visiere protettive, che sono state utilizzate nei reparti di Cardiologia, Radiologia e Ortopedia. A consegnare il materiale sanitario alla dottoressa Maria Amato, primario del reparto di Radiologia, il priore Massimo Stivaletta e il vice priore Sante Monteferrante. E alla riapertura al culto delle chiese, con il ritorno alle celebrazioni pubbliche con la partecipazione dei fedeli, la Confraternita ha garantito ogni giorno il servizio di assistenza alla parrocchia. Sin da lunedì 18 maggio prima della celebrazione della santa messa, durante e al termine della funzione religiosa, i fedeli sono stati assistiti dai nostri confratelli al fine di evitare assembramenti e per impedire un ingresso maggiore rispetto ai posti disponibili in chiesa. Un servizio essenziale e ben coordinato nell’osservanza del protocollo predisposto dal Viminale e concordato con la Conferenza Episcopale Italiana. 
 
PINO CAVUOTI


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