Arcidiocesi di Chieti-Vasto: Convegno su San Pantaleone

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6/1/2020Lo scorso 3 gennaio nella cripta della chiesa di San Michele Arcangelo (Santuario di San Pantaleone e San Giulio) a Miglianico (CH), in occasione della ricorrenza del 10° anno dell’istituzione della Confraternita omonima, si è svolto un convegno dal tema “La fede ha bisogno di testimonianza” sul culto di San Pantaleone, medico e martire, vissuto in Oriente dal 280 d.C. e martirizzato il 27 luglio 305 d.C. Il convegno, alla presenza di numerose personalità del posto e da alcune Confraternite e priori dell’Arcidiocesi di Chieti –Vasto, è stato moderato dal giornalista Paolo Castignani. I saluti iniziali sono stati porti dal Priore della locale Confraternita Enzo Giandomenico, e da don Gilberto Ruzzi (attuale parroco), il quale ha esposto una interessante introduzione sulla figura spirituale di San Pantaleone, con una attenta e precisa valutazione iconografica del santo. Ha poi ufficialmente aperto i lavori l’intervento di Mons. Angelo Vizzarri, direttore dell’Ufficio diocesano delle Confraternite, il quale - in sintesi - ha ribadito l’importanza attuale delle Confraternite, facendo anzitutto riferimento al Codice di diritto canonico, che le definisce “persona giuridica” (can. 313, cf anche 116) e ha infine ribadito che il Concilio Vaticano II ritiene le Confraternite tra le associazioni che “rafforzano una più intima unità tra vita pratica e la loro fede” (AA19; anche 24). Ha parlato e spiegato dell’importanza delle Confraternite come laici impegnati nella chiesa. Successivamente il prof. Aurelio Bigi, scrittore e storico delle Confraternite, ha riconfermato alcuni dati sulla presenza in Italia di circa 10.000 Confraternite tra il 1200 e il 1600. E che la nostra Diocesi a quei tempi ne contava circa 200 iscritte. Ma oltre che in Italia, in alcuni paesi europei tipo Francia e Germania, risultavano Confraternite risalenti addirittura all’anno 1000. Infine il giornalista Antonello Antonelli, storico locale, ha spiegato il ritrovamento fatto nel XVII secolo della statua lignea di san Pantaleone in una fornace nella località Caramanico di Miglianico, nascosta dai monaci basiliani per preservarla dalle scorrerie turche del 1566. Il trasferimento viene rievocato con la festa della “Venuta” nell’ultima domenica di ottobre. Mentre il suo martirio viene ricordato con una grande festa e processione con la partecipazione delle Confraternite diocesane il 26 e 27 luglio. Infine la Santa Messa celebrata da Mons. Vizzarri, che nell’omelia ribadisce che il rafforzamento della fede avviene esclusivamente con la partecipazione alle Celebrazioni Eucaristiche, ponendoci sotto la luce della fede e la guida dello Spirito Santo. Con l’esempio di San Pantaleone, che pur di non tradire Cristo ha preferito donare la vita, si conclude l’interessante giornata sapientemente organizzata dalla Confraternita locale. (di Pino Mancini)


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